giovedì 21 gennaio 2010

Walter Bonatti Un mondo perduto

Walter Bonatti negli anni è riuscito a conquistarsi un privilegio raro: la possibilità di vivere due vite. Dopo la stagione di scalate che lo hanno reso uno dei protagonisti della storia dell’alpinismo, ha infatti deciso di modificare i suoi orizzonti e mettersi in cammino alla volta delle regioni più lontane e affascinanti del pianeta.


Da queste straordinarie esperienze, spesso solitarie, è nato un libro di ricordi nel quale i paesaggi sconfinati diventano lo sfondo di un percorso interiore alla ricerca di sé e dell’ancestrale armonia con il pianeta Terra. Sul filo della memoria si delinea così una traiettoria esistenziale in cui la passione per l’esplorazione ha dovuto fare i conti con la scoperta dei propri limiti di fronte a una natura primordiale.

Il racconto di viaggio diviene quindi biografia, restituendoci la storia di un uomo che è stato in grado di realizzare il proprio sogno di libertà, rendendoci partecipi dello stupore di fronte a quello che appare ormai come un mondo perduto.





«Credo proprio di aver conosciuto un mondo ancora immutato dalle sue origini: terre estreme, immense e ancora senza storia, dove nulla muta ma tutto si ripete in un ciclo eterno. In quelle severe solitudini ho davvero vissuto paure e speranze, sconforti ed esaltazioni. Nelle notti buie i miei occhi hanno accompagnato una pletora di stelle alla deriva, e con la mente ho spaziato sognando impossibili orizzonti, fino a dare proporzioni umane agli infiniti, fino a confondermi nell’universo.»

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