venerdì 9 aprile 2010

Vittorio Andreoli Le nostre paure


Paura della crisi, di perdere il lavoro o il benessere. Paura di un futuro su cui si stagliano le minacce di una catastrofe climatica, del terrorismo, della guerra. Paura del diverso, dell’immigrazione, della criminalità diffusa. Paura di malattie contro le quali la medicina non può nulla, paura di un Dio giudice inflessibile, paura di una morte non placata dal senso religioso... Da dove provengono le angosce che ci rubano la vita, ed esiste un rimedio che ci consenta di riprenderla nelle nostre mani? Vittorino Andreoli offre una diversa visione della paura. L’io deve tener conto di due mondi: quello dentro e quello fuori di noi. E, secondo l’autore, quello che ci condiziona maggiormente è quello dentro di noi. Prendendo le distanze dall’idea darwiniana secondo cui l’io si adatta alla natura, Andreoli dipana quindi un’indagine sulla condizione umana e sui fantasmi che popolano il nostro mondo interiore

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