venerdì 5 marzo 2010

Claudia Salvatori Il mago e l'imperatore

Valeria Messalina, ancora bambina, conosce il suo destino attraverso la profezia della Sibilla Cumana: «Gloria al tuo nome nei secoli. Augusta e padrona di ogni cosa. Un abisso è davanti a te, e dall’abisso tu raggiungi il Cielo». È un destino eccezionale, il destino di un’imperatrice, ma come potrà adempiere la profezia, come raggiungere il Cielo? Messalina cresce diventando una donna saggia, dotata di una profonda vita spirituale e in grado, allo stesso tempo, di districarsi fra le insidie della politica e del potere. È solo grazie alle sue grandi capacità che Claudio, suo marito, sale al trono dopo la morte di Caligola: parte della profezia si avvera, Messalina è imperatrice. La via per raggiungere il Cielo, invece, si aprirà inaspettata grazie all’incontro con Aion – uno schiavo britanno, un ballerino al cui passo celeste il tempo sembra fermarsi –, che le schiuderà le porte della Verità e dell’amore, e grazie alle parole di Simone di Samaria (il Simon Mago citato da Dante nella “Divina Commedia”), cui Messalina si affiderà nel tentativo di trovare una nuova religione per Roma, una religione più giusta. Ma il progetto dell’Augusta imperatrice non è lo stesso di Roma e del suo imperatore – non ancora, almeno.

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