tag:blogger.com,1999:blog-36848847886154657492024-03-13T20:39:48.620+01:00Bibliotè Libreria GuidaCaffé Letterario, Sala da Tè e LibriBibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.comBlogger127125tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-90376356847226633752010-06-11T17:33:00.000+02:002010-06-11T17:33:02.763+02:00Stephan Meyer La breve seconda vita di Bree Tanner<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpuW6lRI_pqFXkO7Q1mKs_7JYzaYiPpyEFO_YszhQ1ajnpUE5XNabXzNT0F_LnnmRwnDU-t6NCUSwyOmvpTZUc9CyF4Pw8kOxEDRg90rzBazOgkpeS7g_yRNvOznBGBjeReOxUtORtPYw/s1600/meyer.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" qu="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpuW6lRI_pqFXkO7Q1mKs_7JYzaYiPpyEFO_YszhQ1ajnpUE5XNabXzNT0F_LnnmRwnDU-t6NCUSwyOmvpTZUc9CyF4Pw8kOxEDRg90rzBazOgkpeS7g_yRNvOznBGBjeReOxUtORtPYw/s200/meyer.jpg" width="145" /></a></div>"La breve seconda vita di Bree Tanner" narra la storia di Bree, la vampira neonata apparsa per la prima volta in Eclipse, facendo emergere nuovi dettagli sul mondo di tenebre dal quale proviene. Attraverso la voce di Bree ricostruiamo il viaggio dell'esercito che si prepara ad attaccare Bella Swan e i Cullen, fino all’indimenticabile scontro finale che sconvolgerà per sempre le regole degli umani e degli immortali. Tutto quanto era stato taciuto o brevemente esplorato in Eclipse viene qui alla luce attraverso personaggi e snodi della trama inediti, in un mix esplosivo di mystery, suspense e amore che svela il versante più oscuro e feroce del mondo dei vampiri.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-80407019737069440142010-06-10T17:16:00.000+02:002010-06-10T17:16:23.008+02:00Pietro Grossi Martini<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVD65nZEJR_6l1x43QpOUdMM-X1yy3xN6vYfCMx6SMNSTtqp1n_yinmdjGCvClSnvdveeuyoZkHqMKLToRbA8IaELE2cXqR9psNBhoti7yMygvCUJu5JJTOUm_8l2hYbK-LVkhZkIVGW0/s1600/mart.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" qu="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVD65nZEJR_6l1x43QpOUdMM-X1yy3xN6vYfCMx6SMNSTtqp1n_yinmdjGCvClSnvdveeuyoZkHqMKLToRbA8IaELE2cXqR9psNBhoti7yMygvCUJu5JJTOUm_8l2hYbK-LVkhZkIVGW0/s200/mart.jpg" width="134" /></a></div><br />
Intervistare è un’arte, scrivere anche. Un giovane giornalista si ritrova al bar di un albergo per intervistare Jay Martini, autore di un grande libro, semplice, preciso, affilato come un rasoio. Per lo scrittore è la settima intervista della serata ed è piuttosto annoiato. Ma Frank, non ha timidezza e inibizioni e la conversazione fila liscia e piacevole, vuotando drink. I due si piacciono, ogni tanto si scrivono. Frank ha talento, Martini ne è convinto, dovrebbe scrivere libri anche lui, perché sa distinguere le cose, sa “vedere la roba”: “non sappiamo nemmeno noi quale roba. Però poi la gente ci legge e la vede”. Jay e Frank si incontrano e si perdono di vista, Martini scrive un altro libro, un altro capolavoro; ha pure un grande amore. Poi lo scrittore, si eclissa, lascia semplicemente la sua casa e non vi fa più ritorno, così, da un giorno all’altro. Perse le sue tracce l’appartamento viene sgomberato, gli oggetti messi all’asta. Qualcuno pensa di averlo riconosciuto in un signore seduto a un caffè di Istanbul ma è solo una voce. Di lui non si sentirà più parlare finché una sera Frank e Jay si rincontrano e davanti a un calice a cono con un’oliva dentro Martini racconterà perché i suoi libri non ci sono più. La voglia di scrivere e il talento, il mestiere e la passione in un racconto esemplare che pone molte domande e sgonfia altrettante certezze.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-60642418906125856262010-06-10T17:11:00.002+02:002010-06-10T17:11:53.904+02:00Edith Bruck Privato<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZEseO9NRJ35WVNncK-ATq9cJ859AN5LG-ykP_vcBCbTZ7rGwM2aw4upC4NLW0n2WWp56Gig-lRTCZlV9IorhuvYPMcpv_bDDMHv0lwn_S0vvhDum6-2WgP_O_XWvDiL1TlMSicZFHBYw/s1600/Priv.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" qu="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZEseO9NRJ35WVNncK-ATq9cJ859AN5LG-ykP_vcBCbTZ7rGwM2aw4upC4NLW0n2WWp56Gig-lRTCZlV9IorhuvYPMcpv_bDDMHv0lwn_S0vvhDum6-2WgP_O_XWvDiL1TlMSicZFHBYw/s200/Priv.jpg" width="130" /></a></div>“Privato” è una resa dei conti in forma di romanzo: tenera e spietata, fatta di verità e di sentimenti, di personaggio ed emozioni. È un dialogo violento e amoroso con la propria madre, che l'ha fatta nascere in un mondo dove è stato possibile l'orrore di Auschwitz. È un confronto con la fede dei propri avi -quella che la madre incarnava con tutta la forza, quella che era assurdamente, orribilmente diventata una colpa. È la partita sempre aperta tra la Storia e la propria vicenda di sopravvissuta al cospetto della storia. È la conversazione impossibile con il fratello Odoen, che non ha mai voluto parlare del proprio passato e della morte del padre, nei campi. È una resa dei conti che attraversa l'Europa: dall'Italia, dove vive la protagonista-narratrice di “Privato”, alla Germania, ovvero il passato che non riesce a passare. Si spinge verso Israele, con il sogno di una nuova patria e un futuro che non può mantenere le promesse. E giunge fino in Brasile, rifugio per un lontano esilio. In questo dialogo tra la memoria e il presente, emergono figure emblematiche: innanzitutto la madre, e poi il fratello Odoen, che è andato a fare il sarto in Sud America, o il vecchio ungherese che torna nella sua terra, ormai malato e privo di memoria, di nuovo bambino. Attraverso le pagine di “Privato”, grazie a questo viaggio dentro l'intimità del dolore, l'esperienza personale diventa patrimonio collettivo, la testimonianza individuale diventa poesia.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-53845377045282081162010-06-10T17:09:00.002+02:002010-06-10T17:09:36.070+02:00Lisa Smith Il Gioco proibito<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMvTcdmf8mHTpdxigQRuLUyp0h_tG5y1RpagdgDrIds2hVgsVJP4Ir7Hp1MSdghxV9uUI2s8AlDWBhJHs4XxQyw_YOeLJU-wvRCxJimhClD70Vtzd6FEHbsqWL5jPKJb04AF4-RhF1dcE/s1600/gioco.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" qu="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMvTcdmf8mHTpdxigQRuLUyp0h_tG5y1RpagdgDrIds2hVgsVJP4Ir7Hp1MSdghxV9uUI2s8AlDWBhJHs4XxQyw_YOeLJU-wvRCxJimhClD70Vtzd6FEHbsqWL5jPKJb04AF4-RhF1dcE/s200/gioco.jpg" width="125" /></a></div>Jenny Thornton entra in un negozio che vende giochi in scatola molto particolari. Dietro al bancone, un ragazzo ancora piu strano, con i capelli bianchi come il ghiaccio, gli occhi di un blu elettrico, e uno sguardo che promette avventura e pericolo. Si chiama Julian, e per Jenny ha in serbo un gioco unico. Sulla scatola c'e un avvertimento che mette i brividi: «Entrare nel Mondo delle Ombre puo essere fatale». Jenny è curiosa, e poi Tom, il suo ragazzo, sta per compiere gli anni: potrebbe essere il passatempo perfetto per una piccola festa tra amici. Le regole sono molto semplici: ogni partecipante deve scrivere qual è la sua piu grande paura e disegnare con dei pennarelli una grande casa vittoriana, il regno dell'Uomo delle Ombre. Ma il gioco si trasforma in realtà, e la casa diventa vera. A ogni camera viene associato un incubo e nelle stanze prendono forma le paure piu oscure dei ragazzi, che si ritrovano a vagare per i suoi tortuosi corridoi, fino a precipitare nell'inferno che ribolle nelle loro menti. La partita e iniziata, e la posta in palio e la vita di Jenny.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-67467465431841008662010-06-10T17:06:00.000+02:002010-06-10T17:06:42.156+02:00Incubi Diurni<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjrv3_VO2bVqVFkrCRP47EnLjAHLwLa9phAODBjHBT-FMWGTcnt0NGQRbhaozEcF16JXstqN_Be90yfy4Mwp2DtQ6z_ng1DymLKdzwqUiDgAdq7rbCPXUy-yFAOcT0RQuJdsxqpbXVECo/s1600/incub.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" qu="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjrv3_VO2bVqVFkrCRP47EnLjAHLwLa9phAODBjHBT-FMWGTcnt0NGQRbhaozEcF16JXstqN_Be90yfy4Mwp2DtQ6z_ng1DymLKdzwqUiDgAdq7rbCPXUy-yFAOcT0RQuJdsxqpbXVECo/s200/incub.jpg" width="129" /></a></div>Bernardini non usa mezzi termini e va dritto alla sostanza del suo ragionamento: “Voglio dare ragione di una profonda delusione che molti di noi italiani stiamo subendo. La madre di tutte le delusioni è la gestione politica della cultura contemporanea, quasi sempre banale e spesso volgare: un fenomeno involutivo che forse è la naturale conseguenza di una disponibilità eccessiva di molti intellettuali a spinte che hanno origini senza qualità, dal mercato al potere. Il risultato più impressionante delle cattive abitudini a cui ci siamo adattati è la perdita del rapporto tra parole e fatti. È come se la carica emotiva stessa delle idee che formuliamo si spegnesse nella pedante ripetizione retorica: dialogo, rispetto, interesse pubblico sono espressioni di cui è già magistralmente intrisa la nostra eccellente Costituzione, stancamente però riproposte da chiunque; così come gli eufemismi che fanno accantonare ogni allarme di coscienza: missioni di pace, accoglienza dei diversi, servire lo stato, ecc. Chi, come me, ha avuto una educazione e una esperienza laica, occupandosi di scienza e del suo insegnamento e confidando nella profonda umanità di un modo di pensare che chiamavamo ‘di sinistra’, oggi sta vivendo un incubo. Si sente solo, fuori posto, senza ragion d’essere di cui compiacersi e entusiasmarsi: unici compagni di viaggio alcuni grandi autori del passato.” Accompagnano, infatti, il testo di Bernardini brani, tra gli altri, di Bertrand Russell, Albert Einstein, Paul-Henry Dietrich d’Holbach, John Stuart Mill, Werner Heisenberg, Isaiah Berlin, Richard von Mises, Jorge Luis Borges.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-42020301908598006912010-06-10T17:03:00.000+02:002010-06-10T17:03:22.468+02:00La Papessa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxnCkpKpQi_UmKyYI1XOj-06vBAt6Af6sHwI6VTLMjLDccoBkXxKQ172Jj7VRVvTqRIDFYGmcEePhorOgHP6-koXfkhnFmGt7vzCr51lHzzb8wCv7Zz9GN314S5BnCT5dP3OBNGTpJy4Y/s1600/pap.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" qu="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxnCkpKpQi_UmKyYI1XOj-06vBAt6Af6sHwI6VTLMjLDccoBkXxKQ172Jj7VRVvTqRIDFYGmcEePhorOgHP6-koXfkhnFmGt7vzCr51lHzzb8wCv7Zz9GN314S5BnCT5dP3OBNGTpJy4Y/s200/pap.jpg" width="122" /></a></div>Giovanna nasce nell’anno del Signore 814, in un’epoca in cui le donne sono considerate empie, inferiori e indegne di essere istruite. Lei ha invece un forte desiderio di sapere, che cerca di soddisfare di nascosto con l’aiuto del maestro Esculapio. Divisa tra l’amore impossibile per un uomo e quello altrettanto impossibile per i libri, Giovanna sceglierà questa seconda via. Donna coraggiosa che cerca a tutti i costi di superare i limiti che il suo tempo le impone, è costretta a fuggire. Assume l’identità di suo fratello Giovanni, morto durante un’incursione vichinga, e si nasconde per dodici anni in un monastero benedettino, finalmente libera di leggere, studiare e carpire i segreti delle arti e della scienza. Guadagnandosi grazie a questo inganno e alla devozione la fama di grande e saggio erudito, e avanzando a grandi, incredibili passi nella gerarchia religiosa, Giovanna giungerà a Roma e infine diverrà papa, rinunciando in quel momento e per sempre al suo amore ritrovato, Gerardo. La papessa verrà poi, suo malgrado, smascherata pubblicamente e tragicamente durante la solenne processione di Pasqua. I suoi successori faranno di tutto per cancellarla dai registri pontifici e la Storia la dimenticherà. In bilico tra verità e leggenda, Giovanna resta tra i personaggi più controversi e affascinanti di tutti i tempi.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-66788886323557541322010-05-28T17:52:00.000+02:002010-05-28T17:52:08.300+02:00La forza dentro<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPVavpq5CQKgS09u2c5pxuwKlCNVmvUY1UB4VvYSZ7921WF4Jww_LNz3jzMczasebpQT4bLBz8hX0A7YH6IiXghBWf2ALWbdXJU0NZpqqd3JapJ6U4D3BJhgvfN4AibyVSp6pdP-TzrtM/s1600/forza.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" gu="true" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPVavpq5CQKgS09u2c5pxuwKlCNVmvUY1UB4VvYSZ7921WF4Jww_LNz3jzMczasebpQT4bLBz8hX0A7YH6IiXghBWf2ALWbdXJU0NZpqqd3JapJ6U4D3BJhgvfN4AibyVSp6pdP-TzrtM/s200/forza.jpg" width="130" /></a></div>Max Calderan è uno di quegli uomini che hanno superato il confine più estremo. E non stiamo parlando dei suoi record mondiali o delle sue sfide nel deserto. Il confine che Max ha valicato è quello che ogni giorno impedisce a molti di essere veramente liberi: il condizionamento, la paura, la convinzione di non potercela fare.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-67010125560217981982010-05-28T17:50:00.002+02:002010-05-28T17:50:42.195+02:00Rosa Matteucci Tutto su mio padre<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZF9SE-hkZVaa6IcxuAZYhz7AFa9kiqStr2CIn4rY3PspmLNbcsf3b2_n05TewGU1GjdmW8orK9M-JIlIpiuRSMOZ-6QOePfO5E9i_LDaAwOeLQYFBOhoVZRig0NQ9iTh3moThU-W2_ZY/s1600/matteu.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" gu="true" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZF9SE-hkZVaa6IcxuAZYhz7AFa9kiqStr2CIn4rY3PspmLNbcsf3b2_n05TewGU1GjdmW8orK9M-JIlIpiuRSMOZ-6QOePfO5E9i_LDaAwOeLQYFBOhoVZRig0NQ9iTh3moThU-W2_ZY/s200/matteu.jpg" width="140" /></a></div>Seguendo le tracce di un guantino appartenuto a uno zar di Russia, il lettore potrà rivivere le vicende di Rosa e della sua famiglia: un padre amatissimo, ma dissipatore del patrimonio famigliare, fanatico di tarocchi e delle profezie di Nostradamus, e una madre di famiglia aristocratica, lettrice di opere filosofiche e di rotocalchi in tedesco e in inglese, distante e sostanzialmente assente. Al guantino è legata una leggenda: chiunque ne entri in possesso, erediterà una grande fortuna.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-92137290621779621622010-05-28T17:49:00.000+02:002010-05-28T17:49:12.615+02:00Raul Montanari Strane cose domani<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2RW2TalDnMT5gPAq7F2GnppawSm6IqxG5DF74z8-6WvRKiyagesjuM82ZWSs3RFOruE2d81-4okBAE976TMn4WP1Fj6vvrCMYa4qM3HJRFHuIbtGsbQegbhHaxiEhPOiXk5ytcCPv4ng/s1600/montanari.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" gu="true" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2RW2TalDnMT5gPAq7F2GnppawSm6IqxG5DF74z8-6WvRKiyagesjuM82ZWSs3RFOruE2d81-4okBAE976TMn4WP1Fj6vvrCMYa4qM3HJRFHuIbtGsbQegbhHaxiEhPOiXk5ytcCPv4ng/s200/montanari.jpg" width="136" /></a></div>Danio è uno psicologo, è separato e ha un figlio di vent’anni, Tommaso, irrequieto come tutti i ventenni. Ha anche una giovane fidanzata, Chiara, e fra le sue pazienti, quasi tutte innamorate di lui, c’è da tempo un’amante clandestina, la sfrenata e sensuale Cristiana. Ma, soprattutto, Danio ha un segreto. È un assassino. Ha ucciso due uomini, in stagioni diverse della vita, anche se in entrambi i casi sono state le circostanze a costringerlo. Nessuno lo sa a parte la sua ex moglie, la misteriosa, magica Eliana. Il ritrovamento di un diario, abbandonato da una ragazzina sulla panchina di un parco, rompe il delicatissimo equilibrio che governa le sue giornate: un odioso dramma familiare, che fino a ieri gli era sconosciuto, oggi gli rovina addosso, coinvolgendolo. Pressato dalla coscienza e seguito ovunque da un bizzarro e indimenticabile detective privato, Danio dovrà difendere se stesso e le persone che ama da una minaccia inattesa. Si innesca così una serie di eventi sempre più incalzanti e inaspettati, che obbligheranno il protagonista a una resa dei conti, decisiva e rivelatrice, con il senso stesso della sua esistenza. Dopo il successo de La prima notte, Raul Montanari continua l’esplorazione della propria poetica, dove la suspense, lontana dai luoghi comuni del noir, si fa sempre più strumento per proporre senza noia riflessioni profonde. E raccontare un amore indomabile per la vita.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-33749471339919073622010-05-28T17:47:00.000+02:002010-05-28T17:47:26.911+02:00Francesco Recami Prenditi cura di me<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEfJyasehUdwOEXX4Y8nCGGevq-JbAMxMNpwR_vX8SkqMHZe0SKb6l-tLCgeLy4WSCuRMZ20bPrFhnMIF-pClTPEn-vCjhMF5YnN763mJOoUBY2AAPJOuVgIvOjvHs2EbwRjSJJp9I8u4/s1600/recami.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" gu="true" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEfJyasehUdwOEXX4Y8nCGGevq-JbAMxMNpwR_vX8SkqMHZe0SKb6l-tLCgeLy4WSCuRMZ20bPrFhnMIF-pClTPEn-vCjhMF5YnN763mJOoUBY2AAPJOuVgIvOjvHs2EbwRjSJJp9I8u4/s200/recami.jpg" width="118" /></a></div>Una madre e un figlio in un rovesciamento di ruoli che sconvolge le loro vite. Vivono insieme a Firenze, in una casa che rappresenta tutte le loro certezze. La madre accudisce quel figlio fragile e non più giovane, ma improvvisamente le cose cambiano e il figlio si ritrova la responsabilità della madre, resa invalida da un ictus cerebrale. Fino al giorno prima era ancora la madre che si sentiva la responsabilità di questo ragazzo quarantenne, cui la vita ha presentato diverse difficoltà. Di fronte alla nuova situazione il figlio non è preparato, come nessuno lo è, non è preparato soprattutto all’idea di passare il resto della sua vita attiva dietro alla madre. Ma qualcosa si deve fare e piano piano le cose migliorano. La delega è la storia di una guarigione, graduale ma effettiva, eppure infelice. Un romanzo duro sulla condizione degli anziani, sui loro rapporti con i figli e in generale con le generazioni più giovani, e con la malattia, la città, il sistema sanitario e quello dell’assistenza, che in Italia, e solo in Italia, ha preso la strada della collaboratrice domestica a domicilio, ovverosia della badante. Un personaggio nuovo, oscuro, provvisorio, cui le generazioni più giovani delegano la cura degli anziani ed il periodo che li separa dalla morte. Una sorte di posteggiatore, molto spesso abusivo e clandestino.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-70924942010536854622010-05-28T17:45:00.000+02:002010-05-28T17:45:50.695+02:00Barbara Garlaschelli Non ti voglio vicino<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjryLDrn9MZfMhMmXjY6nXAW7bVJV5xrB2ykYcYs97LLILasRWRpDJ8PPwK2EXq1AFPKm1gi_zx3K0LbtaMrwmV9HYsFbmNkiIg73Xz9IOMBDbLllud_56vNbdLcY8RFgIdeMVJy-FwRGA/s1600/vicino.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" gu="true" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjryLDrn9MZfMhMmXjY6nXAW7bVJV5xrB2ykYcYs97LLILasRWRpDJ8PPwK2EXq1AFPKm1gi_zx3K0LbtaMrwmV9HYsFbmNkiIg73Xz9IOMBDbLllud_56vNbdLcY8RFgIdeMVJy-FwRGA/s200/vicino.jpg" width="133" /></a></div>Lena è giovane, bellissima e intelligente e accanto ha un marito che farebbe qualunque cosa pur di renderla felice. Ma lei non sa più dare né ricevere amore fin da quando - aveva nove anni - qualcuno le ha rubato l'innocenza, segnandola per sempre. Un segreto nascosto con cura, sepolto nell'anima, un fantasma di cui però non riesce a liberarsi e che a poco a poco sgretola il suo equilibrio. L'affetto e la dedizione di Lorenzo non bastano, e nemmeno la nascita di Prisca scalfisce la scorza di questa donna gelida, nemica, distante. C'era la guerra all'epoca in cui Lena aveva vissuto sulla propria pelle la follia degli adulti; da allora è trascorso molto tempo, eppure lei continua a combattere un'infinita battaglia dentro se stessa, contro i demoni che l'assediano. La sua bambina la teme e la respinge fino al punto di odiarla, di non volerla vicino, e la tragica scomparsa di Lorenzo accelera il distacco della figlia dalla madre. Un rapporto distruttivo, logorante, che lentamente intacca anche la psiche di Prisca, inducendola a difendersi con una straziante, terribile forma di rifiuto... Ambientata fra il 1939 e i giorni nostri, una storia di infanzia tradita, di sentimenti calpestati, di amori molesti, cui la scrittura limpida e affilata di Barbara Garlaschelli imprime un pathos e una drammaticità crescenti, che catturano il lettore sino al liberatorio finale.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-18000968759697156712010-05-28T17:43:00.002+02:002010-05-28T17:43:53.601+02:00Angela Bubba La casa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1Yi0NHfngPzixFDhNEDMF6poNChViykzuJnh9xz7kNv6kBSgb3hS0xuLafVfDQPVGXYKcYSweEMoaCogCtzPbs58geOds1YjxSvBfPY2KCY0elGrx61QTJI_4GVUeuzi8RzqPOnkLFSk/s1600/casa.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" gu="true" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1Yi0NHfngPzixFDhNEDMF6poNChViykzuJnh9xz7kNv6kBSgb3hS0xuLafVfDQPVGXYKcYSweEMoaCogCtzPbs58geOds1YjxSvBfPY2KCY0elGrx61QTJI_4GVUeuzi8RzqPOnkLFSk/s200/casa.jpg" width="133" /></a></div><br />
A Petronà, un freddo e screpolato solco della Calabria, vive la famiglia Manfredi: il padre Anselmo e la madre Lia, le quattro figlie Maria, Pina, Mina e Aurora, e l'unico figlio maschio Benio. la casa è il teatro delle loro storie, fatto di nascite, morti, riti, preghiere, petrosi silenzi e baraonde domestiche, di parole strane e fantasiose che rotolano veloci dalle bocche, di un Sud che sembra immaginato ma che in realtà è verissimo. L'autrice racconta in modo epico e poetico la storia di una famiglia calabrese, spassosa e infernale, piena di uomini scriteriati e molli, "dagli occhi stretti e vinosi", di donne antiche e virili, primordialmente femminili, che arrivano da un passato favoloso come attraverso una seduta spiritica. 'La casa' è un'orchestra di voci, cadenze, urla, pianti, rimbrotti, un'animata e stupefacente concertazione.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-17492188915194331142010-05-28T17:40:00.000+02:002010-05-28T17:40:21.201+02:00Lauren Kate Fallen<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdzfBlbgft5WI-_iQk45LAgRqyUvv4YPcEn_UoXC2Z0jv5ad9KHUInmDwesdvmHTgJ12hlgp-6dKK-XR2glrtxNFVaik0CVY-QLmmNMAdl9JMqv5q2Ts7jnbUI9Pn8kXyvZDDhvGiY8JE/s1600/fall.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" gu="true" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdzfBlbgft5WI-_iQk45LAgRqyUvv4YPcEn_UoXC2Z0jv5ad9KHUInmDwesdvmHTgJ12hlgp-6dKK-XR2glrtxNFVaik0CVY-QLmmNMAdl9JMqv5q2Ts7jnbUI9Pn8kXyvZDDhvGiY8JE/s200/fall.jpg" width="127" /></a></div>In seguito a un tragico e misterioso incidente, Lucinda è stata rinchiusa a Sword&Cross, un istituto a metà fra il collegio e il riformatorio. Nell’incidente un suo amico è morto. Lei non ricorda molto di quella terribile notte, ma la sua ricostruzione dei fatti non convince la polizia. La vita nella nuova scuola è difficile: il senso di colpa non le lascia respiro, proprio come le telecamere che registrano ogni singolo istante della sua giornata. E tutti gli altri ragazzi, con cui è più facile litigare che fare amicizia, sembrano avere alle spalle un passato spiacevole, se non spaventoso. Tutto cambia quando Luce incontra Daniel. Misterioso e altero, prima sembra fare di tutto per tenerla a distanza, ma poi è lui a correre in suo aiuto, e a salvarle la vita, quando le ombre scure che Luce vede in seguito all’incidente le si stringono attorno. Luce, attratta da Daniel come una falena dalla fiamma di una candela, scava nel suo passato e scopre che standogli vicino, proprio come una falena, rischia di rimanere uccisa: perché Daniel è un angelo caduto, condannato a innamorarsi di lei ogni diciassette anni, solo per vederla morire ogni volta… Insieme, i due ragazzi sfideranno i demoni che tormentano Luce, e cercheranno la redenzione.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-61058684370823606542010-05-28T17:35:00.002+02:002010-05-28T17:35:43.791+02:00Antonio Pennacchi Canale Mussolini<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJC1xPxUwUPVpToUJrSobtHjzELZkYA9Brgk4g8f3k04TpFMi4Gk2HucBxS_hbTnTwlTWzZuoZUIN_EpcnurJMGk0MyNwlE49cWkfEdgy4XDZ1elVzVhORl6iZHq3cOIeHtoNmHH4CW74/s1600/musso.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" gu="true" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJC1xPxUwUPVpToUJrSobtHjzELZkYA9Brgk4g8f3k04TpFMi4Gk2HucBxS_hbTnTwlTWzZuoZUIN_EpcnurJMGk0MyNwlE49cWkfEdgy4XDZ1elVzVhORl6iZHq3cOIeHtoNmHH4CW74/s200/musso.jpg" width="130" /></a></div><br />
Canale Mussolini è l'asse portante su cui si regge la bonifica delle Paludi Pontine. I suoi argini sono scanditi da eucalypti immensi che assorbono l'acqua e prosciugano i campi, alle sue cascatelle i ragazzini fanno il bagno e aironi bianchissimi trovano rifugio. Su questa terra nuova di zecca, bonificata dai progetti ambiziosi del Duce e punteggiata di città appena fondate, vengono fatte insediare migliaia di persone arrivate dal Nord. Tra queste migliaia di coloni ci sono i Peruzzi. A farli scendere dalle pianure padane sono il carisma e il coraggio di zio Pericle. Con lui scendono i vecchi genitori, tutti i fratelli, le nuore. E poi la nonna, dolce ma inflessibile nello stabilire le regole di casa cui i figli obbediscono senza fiatare. Il vanitoso Adelchi, più adatto a comandare che a lavorare, il cocco di mamma. Iseo e Temistocle, Treves e Turati, fratelli legati da un affetto profondo fatto di poche parole e gesti assoluti, promesse dette a voce strozzata sui campi di lavoro o nelle trincee sanguinanti della guerra. E una schiera di sorelle, a volte buone e compassionevoli, a volte perfide e velenose come serpenti. E poi c'è lei, l'Armida, la moglie di Pericle, la più bella, andata in sposa al più valoroso. La più generosa, capace di amare senza riserve e senza paura anche il più tragico degli amori. E Paride, il nipote prediletto, buono e giusto, ma destinato, come l'eroe di cui porta il nome, a essere causa della sfortuna che colpirà i Peruzzi e li travolgerà.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-6353825528229635262010-05-28T17:24:00.000+02:002010-05-28T17:24:58.170+02:00Beatrice Masini Bambini nel bosco<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTbfVkyq7-e54fnOzq4AawYyEeVsuyZjsoZobQ8FEEhyphenhyphenPIbvwmtdp9k-rDylXh-jQsBN7drX5jDNUf4g9gSk-YczbMGcTwTXNMs2FIZmVKZsGHpojJaqnXqQQ_GGYEa2kExSeRF0ya_NU/s1600/bambini.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" gu="true" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTbfVkyq7-e54fnOzq4AawYyEeVsuyZjsoZobQ8FEEhyphenhyphenPIbvwmtdp9k-rDylXh-jQsBN7drX5jDNUf4g9gSk-YczbMGcTwTXNMs2FIZmVKZsGHpojJaqnXqQQ_GGYEa2kExSeRF0ya_NU/s200/bambini.jpg" width="139" /></a></div>Al limitare del bosco c'è una struttura che accoglie bambini. Gli Avanzi, quelli abbandonati dai genitori, e i Dischiusi, nati all'interno del campo. Tom è uno di loro. Legge molto e se ne sta in disparte, finché un giorno convince i ragazzi del suo gruppo a spingersi nel bosco, per esplorare il mondo di fuori. Tom porta con sé dei libri, e alle sue letture ad alta voce si alternano le rivalità, le gelosie, le scoperte, gli amori e la morte: tutte avventure seguite da lontano da Jonas, il direttore, che ha in realtà programmato la fuga. Una storia commovente, sospesa in un limbo spaziale e temporale, in una narrazione sempre al limite tra fantascienza e realismo.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-78613153603817970772010-05-28T17:21:00.002+02:002010-05-28T17:21:16.980+02:00Archanes e altri racconti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUdX2esPz5mtcW9X6SRy6VIOlYyVfWCPS0zcL5nM201lftQa9_mxPnlxTMbJTU1jeHl8A8l4wTu7Pr2fm4H0rjFYm4QQfbOFiFPq3n3Po5Wlw9QPnpAGX5k13xsMh5RLpOgiS7SrUcv8I/s1600/arcan.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" gu="true" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUdX2esPz5mtcW9X6SRy6VIOlYyVfWCPS0zcL5nM201lftQa9_mxPnlxTMbJTU1jeHl8A8l4wTu7Pr2fm4H0rjFYm4QQfbOFiFPq3n3Po5Wlw9QPnpAGX5k13xsMh5RLpOgiS7SrUcv8I/s200/arcan.jpg" width="127" /></a></div>Questo volume raccoglie alcuni racconti, finora inediti o distribuiti solo in circuiti ristretti, di Valerio Massimo Manfredi. Profondo conoscitore del passato e autore di talento, con la sua scrittura potente e appassionante Manfredi riesce a ricreare attorno ai suoi personaggi tutto il fascino, il colore e l’atmosfera di momenti storici solo in apparenza lontani, si tratti dell’antichità classica o di epoche più moderne.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-82815030577693293152010-05-28T17:16:00.000+02:002010-05-28T17:16:32.520+02:00Silvia Avallone Acciaio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqv0QW1BoqzRYinZNLCMVZpBgtVBZJca22z5SZGrdioZ7fRgqVBFQamIPX60sSS_zl6a8iqEREjFSWpAIIM9JUPwU6hRg0H4UcvSG9HxgQ2g3hAUM7-IayqBGWyIuUSY7n8mHYsl6Wlig/s1600/acciaio.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" gu="true" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqv0QW1BoqzRYinZNLCMVZpBgtVBZJca22z5SZGrdioZ7fRgqVBFQamIPX60sSS_zl6a8iqEREjFSWpAIIM9JUPwU6hRg0H4UcvSG9HxgQ2g3hAUM7-IayqBGWyIuUSY7n8mHYsl6Wlig/s200/acciaio.jpg" width="120" /></a></div>Anna e Francesca, “tredici anni quasi quattordici”, vivono nei casermoni di cemento costruiti negli anni Settanta dalla Lucchini S.p.a., la grande acciaieria che ancora oggi dà pane e disperazione a tutta Piombino. Anna e Francesca, la mora e la bionda, sono bellissime e irriverenti, e soprattutto sono inseparabili. Ma quando Anna scopre l’amore e il sesso con Mattia, qualcosa si rompe tra le due, che verranno risucchiate nelle loro storie private, sole davanti a genitori buoni a nulla o assenti o violenti, e si riabbracceranno solo quando la vita le sottoporrà alle prove più crudeli. Nel suo sorprendente romanzo d’esordio, Silvia Avallone racconta una periferia che non sembra avere rappresentazione pubblica, un’Italia alla ricerca di un’identità e di un futuro che paiono orizzonti lontanissimi, irraggiungibili come l’isola d’Elba, bellissima e a poche miglia di mare: un paradiso a portata di mano che resta però inaccessibile.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-19870646050631938202010-05-28T17:10:00.000+02:002010-05-28T17:10:02.034+02:00Lorenzo Pavolini Accanto alla tigre<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPafW4teyGZlyO-a9wvheqLZKjaN85xTsaAsTMqsqe6haKjNhCHD_LoGJlQYVSw2TVX1CVagidBoFroDUWzBKZRWmg9dWWzFqwTZppNuxS7gBYb6FX5tfQ5pLG2nk4m8gWj630iIN2hFY/s1600/trigre.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" gu="true" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPafW4teyGZlyO-a9wvheqLZKjaN85xTsaAsTMqsqe6haKjNhCHD_LoGJlQYVSw2TVX1CVagidBoFroDUWzBKZRWmg9dWWzFqwTZppNuxS7gBYb6FX5tfQ5pLG2nk4m8gWj630iIN2hFY/s200/trigre.jpg" width="135" /></a></div>È un normale giorno di scuola per il dodicenne Lorenzo, il tema dell’ora di storia è la fine della II Guerra Mondiale. Sul manuale ci sono le immagini che scandiscono i momenti salienti, tra cui la riproduzione di un giornale dell’epoca che annuncia la fine di Benito Mussolini. Accanto a questa immagine c’è una foto con una didascalia, sono i cadaveri di Mussolini, Claretta Petacci e alcuni gerarchi in Piazzale Loreto appesi a testa in giù. Tra loro c’è un uomo a torso nudo su la cui pensilina è scritto Alessandro Pavolini. In quel preciso istante Lorenzo conosce e vede per la prima volta in vita sua il nonno Alessandro. Per tutta la sua infanzia i genitori gli avevano raccontato che il nonno era stato un aviere ed era morto in guerra. Lorenzo in un qualunque giorno di scuola scopre la verità: è il nipote del più spietato e crudele ministro del Fascismo, colui che costituì le sanguinose Brigate Nere e si rese autore di alcune delle più efferate azioni contro partigiani e semplici civili, il Goebbels italiano che ancora oggi viene celebrato da nostalgici come l’unico fascista vero. Lorenzo Pavolini più di trent’anni dopo quell’evento traumatico ricostruisce una storia fatta di reticenze, conflitti, e timori riguardo il rapporto tra lui, la famiglia e l’eredità pesante di quel cognome. Un romanzo di memorie e passione che attraversa l’Italia di questi anni dove ancora la notte giovani mani scrivono sui muri la scritta “Pavolini Eroe” e le frasi celebri del Ministro nero sono gli slogan di nuovi inquietanti estremismi.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-64319118005844721002010-05-14T17:01:00.002+02:002010-05-14T17:01:46.954+02:00Carlos Ruiz Zafón Il palazzo della mezzanotte<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhr14WTGEGA-KYDKTb9fiXrsSIsuYxF5lVkbj0H-a3rbKMQu1IfSWJvsU2RqHUqiDNYoAaVm_KGv-PlFVZk0L1yKrBvbW4jt1zTwTftz4Vgp6SbOMFWTM9GTeO3WwgOdPuQMk5MMF5lOYQ/s1600/zafon.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhr14WTGEGA-KYDKTb9fiXrsSIsuYxF5lVkbj0H-a3rbKMQu1IfSWJvsU2RqHUqiDNYoAaVm_KGv-PlFVZk0L1yKrBvbW4jt1zTwTftz4Vgp6SbOMFWTM9GTeO3WwgOdPuQMk5MMF5lOYQ/s200/zafon.jpg" width="129" wt="true" /></a></div>Calcutta, 1916. Una locomotiva infuocata squarcia la notte portandosi dietro un carico di morti innocenti. Sotto una pioggia scrosciante, quella stessa notte, un giovane tenente inglese sacrifica la vita per portare in salvo due gemelli neonati inseguiti da un tragico destino. Calcutta, 1932. Ben, il gemello maschio, compie sedici anni, lascia l’orfanotrofio St. Patricks e festeggia l’inizio della sua vita adulta. È anche l’ultimo giorno della Chowbar Society, un club segreto che conta sette orfani come Ben, riunitosi per anni allo scoccare della mezzanotte sotto un tetto di stelle, nella sala principale di un antico edificio in rovina, il Palazzo della Mezzanotte. I sette ragazzi sono sicuri che quella sarà la loro ultima notte insieme, ma il passato bussa alla porta di Ben: la bellissima gemella che non sapeva di avere entra nel Palazzo con una pazzesca storia da raccontare. Le braci dell’incendio di sedici anni prima ricominciano ad ardere. Per tre interminabili giorni i membri della Chowbar Society cercano di decifrare ciò che si nasconde dietro al passato di Ben e di sua sorella, mentre combattono contro un secondo terribile incendio appiccato da un’ombra misteriosa. E, quando ormai l’inferno sembra aver preso il sopravvento e il compiersi del destino inevitabile, il fuoco all’improvviso si spegne… e una candida neve scende sulle strade di Calcutta.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-24319471356481656342010-05-14T17:00:00.000+02:002010-05-14T17:00:03.141+02:00Vasilij Grossman L'inferno di Treblinka<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5wLtLar6FfQ0trqCDH7ZZgjCQ5GfSgga4fZj1plKk1MfYTULoSdh5Rr90jwGWQH0n3Rguv9xqpABQ78434ZAyGD1bTpwLlADMhyohE5xM54SiwxeKsYixqnbiUdfyoihIaDSKQCeuFuQ/s1600/grossman.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5wLtLar6FfQ0trqCDH7ZZgjCQ5GfSgga4fZj1plKk1MfYTULoSdh5Rr90jwGWQH0n3Rguv9xqpABQ78434ZAyGD1bTpwLlADMhyohE5xM54SiwxeKsYixqnbiUdfyoihIaDSKQCeuFuQ/s200/grossman.jpg" width="118" wt="true" /></a></div>La più terribile fabbrica della morte nazista nel folgorante, esemplare reportage – fondato su testimonianze di prima mano e scritto subito dopo la liberazione del campo, nell’autunno 1944 – da un inviato d’eccezione.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-26980824488050765632010-05-14T16:57:00.000+02:002010-05-14T16:57:25.259+02:00Alejandro Jodorowsky Il maestro e le maghe<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOQ7ULuq1erKM2GggwEB_vmTOIgcG0haYOuPyMSFD7PkJhS7rYNPC6BYX5jecEK8trIqnHXU_1xkFvQ2RtDuM4FQ9qMyvrO3ptKnXbfHwHQyZ_dvQXh289zN2WB2REYuTc3PyXOvvCzwQ/s1600/jodorowsky.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOQ7ULuq1erKM2GggwEB_vmTOIgcG0haYOuPyMSFD7PkJhS7rYNPC6BYX5jecEK8trIqnHXU_1xkFvQ2RtDuM4FQ9qMyvrO3ptKnXbfHwHQyZ_dvQXh289zN2WB2REYuTc3PyXOvvCzwQ/s200/jodorowsky.jpg" width="127" wt="true" /></a></div>Lo “sciamano occidentale” racconta un altro tassello della sua vita vissuta intensamente. Jodorowsky parte dall’incontro con il maestro giapponese Ejo Takata, che lo inizia alla meditazione, al buddhismo zen e ai misteriosi koan – enigmi, domande all’apparenza assurde che non accettano risposte guidate dalla logica, indizi che conducono alla strada verso l’illuminazione. Un percorso lungo e drammatico, appassionante e irto di ostacoli, che ha una e una sola ricompensa: la vera conoscenza di se stessi. E le maghe? Le maghe sono le donne che hanno aiutato Jodorowsky lungo il suo cammino – donne forti, uniche, vitali, donne che gli hanno insegnato a liberarsi dalle sovrastrutture e dai condizionamenti di un’infanzia e un’adolescenza prive di amore, donne che gli hanno mostrato come spezzare la corazza emozionale, aprire il cuore e ampliare la propria visione della vita, donne come la scrittrice e pittrice surrealista Leonora Carrington, o doña Magdalena, che gli ha svelato l’arte del massaggio iniziatico, o la Tigressa, formidabile attrice messicana, o Reyna D’Assia, figlia dell’intellettuale esoterico e occultista Gurdjieff. Sono esperienze vitalissime, talvolta violente, qualche volta surreali. L’ennesima prova che curare l’anima umana è possibile, soprattutto grazie alla potenza femminile.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-54166665765097086442010-05-14T16:54:00.002+02:002010-05-14T16:54:43.269+02:00Carofiglio Non esiste saggezza<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEht16mheU0VxfRslw4rbkHkY61-SwfGaIKK71PyjeJFVHDe3zcMtAYaoQ1jbpZtrplizeyTNNe-OXVboOFp-R_2Mmz7lA_JmoC_7ss1K_MI6SSLMctyF7D44XQo91r5w7t4cSRhM-g5dT4/s1600/carofiglio.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEht16mheU0VxfRslw4rbkHkY61-SwfGaIKK71PyjeJFVHDe3zcMtAYaoQ1jbpZtrplizeyTNNe-OXVboOFp-R_2Mmz7lA_JmoC_7ss1K_MI6SSLMctyF7D44XQo91r5w7t4cSRhM-g5dT4/s200/carofiglio.jpg" width="120" wt="true" /></a></div>I racconti di Non esiste saggezza provengono dai luoghi della realtà quotidiana: sono volti che emergono dalla folla dei viaggiatori, in zone neutrali di transito. Soprattutto, figure di donne: con esse, la voce del narratore è partecipe, solidale, protettiva, come a voler condividere il peso di un segreto in varie forme doloroso, a volerle affrancare da un destino ostile. Appaiono improvvisamente: a un casello autostradale, la bambina solitaria chiede a un automobilista ignaro di accompagnarla verso il mistero. L’attesa notturna in un aeroporto è colmata dai versi di una poetessa russa, dalla sosta sfuggente di una sconosciuta. E, improvvisamente, queste donne scompaiono: dall’ambulatorio di una missione umanitaria, ultimo posto in cui sono state viste una dottoressa volontaria e la ragazza colombiana sua compagna, nella rischiosa sfida a ingiustizie e prevaricazioni. I personaggi maschili si trovano a cercare, a inseguire: un’impressione, un sospetto, una curiosità che li spinge oltre i limiti del prevedibile, talvolta del lecito. E la raccolta si completa con un vero e proprio romanzo di formazione in miniatura, ambientato negli spazi metafisici della Murgia. “Le cose non esistono se non abbiamo le parole per chiamarle.” In questa scrittura tersa domina un’esigenza di riscatto esistenziale e morale: con naturale maestria Gianrico Carofiglio dà un nome alle ombre e alle paure, ce le rende compagne di un viaggio che arriva fin dentro le nostre emozioni più profonde e più vere.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-84932114837109851382010-05-14T16:53:00.000+02:002010-05-14T16:53:05.893+02:00Sergio Rizzo La cricca<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_vN0GbcvJ7PgsaJ2_wojppPbXHEzGUKz8J3hvzXXLQMrojykgi05fC3wVMqCdRAbxJbArJhbyDmOYUHL22fifRHyxIO7wiBDHZ9avjksrD4xHc9JWUxgV4eLVL-iHOqqBHjtA70p0s2Q/s1600/rizzo.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_vN0GbcvJ7PgsaJ2_wojppPbXHEzGUKz8J3hvzXXLQMrojykgi05fC3wVMqCdRAbxJbArJhbyDmOYUHL22fifRHyxIO7wiBDHZ9avjksrD4xHc9JWUxgV4eLVL-iHOqqBHjtA70p0s2Q/s200/rizzo.jpg" width="124" wt="true" /></a></div>Politici, avvocati, medici, imprenditori: in Italia, potenti di ogni campo approfittano del loro ruolo all’interno delle istituzioni per perseguire il proprio interesse, quasi sempre a scapito di quello pubblico. Quando si nomina il conflitto d’interessi il pensiero corre subito a Silvio Berlusconi, al suo strapotere televisivo, alle leggi ad personam. Ma Berlusconi è solo l’ultimo erede di un sistema consolidato, che coinvolge tutti: politici, professionisti, manager, sportivi, giornalisti… E i casi si sprecano: politici che rivestono doppi o tripli incarichi e approvano leggi per favorire se stessi o le proprie imprese; professori universitari che utilizzano gli atenei come beni di famiglia, truccando concorsi per collocare i parenti; imprenditori che siedono in CdA di banche che prestano soldi alle loro aziende. Il conflitto d’interessi fiorisce nelle aziende pubbliche, tra i magistrati, nel mondo dello sport e, inutile dirlo, in televisione, dove non averne uno, anche piccolo, significa essere destinati a non fare carriera.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-28585806136562982942010-05-14T16:51:00.002+02:002010-05-14T16:51:49.189+02:00Carolina De Robertis La bambina nata due volte<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ0wKVz368-QbMfDmz-_Hj12EYeT6dSihMtStI7F5ZM7r3NUy2lh8HNq65FYeOm0qw4Iq4KvLVINZvIyv5Oi7YB0icrYhhf0IggBD_zai8EM4SUIvHXQVvdmMGJ0QnTndOcsd-dhQUQgw/s1600/nata.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ0wKVz368-QbMfDmz-_Hj12EYeT6dSihMtStI7F5ZM7r3NUy2lh8HNq65FYeOm0qw4Iq4KvLVINZvIyv5Oi7YB0icrYhhf0IggBD_zai8EM4SUIvHXQVvdmMGJ0QnTndOcsd-dhQUQgw/s200/nata.jpg" width="128" wt="true" /></a></div>1 gennaio, 1900. il primo giorno del secolo non è mai come gli altri, men che meno a Tacuarembo, minuscolo villaggio del Sudamerica. La folla è radunata intorno all’albero più grande del paese e non crede ai propri occhi: la piccola Pajarita è tornata. Rifiutata dal padre, era scomparsa pochi mesi dopo la nascita e l’avevano data per morta. Eppure ora è lì, in cima, appollaiata sopra un ramo sottile. Ha un anno orami e negli occhi grandi,neri e vivaci, ha la stessa luce di quando è nata. Per alcuni si tratta di un miracolo, per altri è un strega, ma una cosa è certa: d’ora in poi per tutti Pjarita sarà la ‘bambina nata sue volte’ una ragazzina circondata da misteri, con un talento speciale per la cura con le erbe. Un dono prezioso, che anni dopo a Montevideo, ormai donna fiera e determinata, le permette di sopravvivere, sola contro tutti, insieme ai propri bambini. Ma la figlia Eva, fragile e tremendamente testarda, non si accontenta di sopravvivere. Vuole realizzare un sogno e diventare poetessa. E per farlo fugge, dalla miseria e dagli abusi, verso le luci di Buebnos Aires, la città che scintilla delle promesse di Evita Perón. Eppure quelle luci rischiano di diventare solo un terribile abbaglio. E mentre i fermenti rivoluzionari attraversano con forza tutto il continente, spetta a Salomè, l’ultima discendente, restituire alle donne della sua famiglia e del suo paese quello che si meritano. Lo potrà fare solo lottando e ribellandosi, a costo di sacrificare il suo ben più grande.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3684884788615465749.post-82785868677960515542010-05-14T16:50:00.002+02:002010-05-14T16:50:26.984+02:00Grace e Diana<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirZVtDxkIb9ZfPVmEqOfwRL9oMXDXp6MSSJomAW36ylkJOn6a_IC9JYv2wxl5wdxoJhqeIfoQJS1PHPOyvZ7T2-ojKkxlZcUIOzuGnBl2PWJnJ4eaEWdRPladFWfGPiHX_08Ma1cK_dMs/s1600/grace.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirZVtDxkIb9ZfPVmEqOfwRL9oMXDXp6MSSJomAW36ylkJOn6a_IC9JYv2wxl5wdxoJhqeIfoQJS1PHPOyvZ7T2-ojKkxlZcUIOzuGnBl2PWJnJ4eaEWdRPladFWfGPiHX_08Ma1cK_dMs/s200/grace.jpg" width="145" wt="true" /></a></div>Due principesse, due icone di moda e bellezza, due regni. Ma sono molte di più le coincidenze che legano Grace Kelly, regina di Hollywood e sposa di Ranieri di Monaco, a Diana Spencer, diciannovenne inconsapevole decisa a diventare la regina d’Inghilterra. Due spettacolari cerimonie nuziali: il matrimonio di Grace è il primo ripreso dalle telecamere, quello di Diana il primo progettato ad hoc per i media. Una vita difficile: quando arriva a Monaco, Grace si trova in una corte ostile, conosce una sola persona (il suo futuro marito) e non parla la lingua locale; Diana, al contrario, crede di conoscere chi la circonda, ma ignora drammaticamente le regole che la stringeranno in un abbraccio mortale. Due drammatici incidenti: entrambe muoiono prematuramente in incidenti stradali dalle circostanze mai del tutto chiarite. Ma, soprattutto, sia Grace che Diana sono riuscite a lasciare un segno profondo nel loro regno, e non solo. Entrambe, infatti, non saranno mai dimenticate, sia per le loro storie personali, sia per il loro stile inconfondibile fatto di grazia, charme e discrezione, una discrezione troppo spesso annientata dai “paparazzi”. Due principesse, ma un solo, drammatico destino.Bibliotè Libreria Guidahttp://www.blogger.com/profile/06362001080469060160noreply@blogger.com0